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Perché Scegliere di Diventare Psicologo a 50 Anni?
A 50 anni, può venir voglia di fare un cambio di direzione, giusto?
Qualcosa di più appagante.
Pensare di diventare psicologo sembra ambizioso, ma è una strada piena di opportunità per chi ha già vissuto esperienze, e vuole aiutare gli altri a trovare equilibrio.
È un percorso che, ok, richiede impegno, ma è davvero gratificante.
Per chi ha già lavorato in altri settori, si tratta di trasformare le esperienze e il bagaglio acquisito in una nuova professione, più orientata al contatto umano, all’ascolto e alla comprensione.
A volte le persone iniziano a sentirsi del proprio lavoro perché distanti dalle proprie inclinazioni.
Oppure, può semplicemente succedere che ci si ritrovi a un punto in cui nasce il desiderio di fare qualcosa che si sente davvero significativo.
Mettersi in ascolto, essere di supporto a chi ne ha bisogno, può diventare una missione concreta, una nuova fonte di entusiasmo.
Arrivare con una certa esperienza di vita, avere un lungo vissuto… questi aspetti, in fin dei conti, sono grandi risorse, specialmente in un ambito come questo. Capire e saper ascoltare gli altri viene quasi spontaneo e, in psicologia, queste qualità sono davvero preziose.
La teoria conta, ma la pratica della vita insegna altrettanto, se non di più.
Si potrebbe quasi dire che, con il passare del tempo, una persona che ha già superato numerose sfide e fatto i conti con situazioni di ogni tipo si trova ad avere una comprensione che va oltre la conoscenza accademica.
È qualcosa che può fare la differenza, perché riesce a rendere più genuino e profondo il contatto con le persone che si vanno ad aiutare.
Come Diventare Psicologo a 50 Anni: il Percorso Formativo
La Laurea (Triennale e Magistrale)
Il punto di partenza è la laurea.
Si inizia con una triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche, poi arriva la magistrale, e qui ognuno può scegliere la strada che sente più sua. Psicologia clinica, del lavoro… c’è tanta varietà.
Certo, sono anni di studio, e organizzarsi non è sempre facile. Ma chi vuole si mette in gioco e trova sempre il modo.
La laurea triennale offre una prima introduzione a molte delle aree fondamentali della psicologia. Spazia dagli aspetti teorici, come la psicologia generale e sociale, a quelli applicativi.
Si tratta di un percorso che richiede impegno, senza dubbio, ma che rappresenta la base per costruire competenze solide.
E per chi ha già una famiglia o degli impegni lavorativi, ci sono vari modi di organizzarsi. Studiare magari la sera, dedicare il weekend a prepararsi per gli esami, o scegliere piani di studio che permettano un buon bilanciamento.
Una volta conclusa la triennale, si passa alla magistrale, che è il passo successivo, ad esempio se vuoi diventare psicologo forense.
A questo punto, si può scegliere l’indirizzo che rispecchia meglio le proprie inclinazioni. C’è, per esempio, la psicologia clinica, ideale per chi vuole lavorare a contatto diretto con le persone, trattando temi legati al benessere psicologico.
Un’altra possibilità è la psicologia del lavoro, che approfondisce le dinamiche aziendali e le interazioni nei team. Ci sono poi la neuropsicologia e tante altre specializzazioni tra cui scegliere.
Insomma, un percorso ricco, dove ognuno può trovare la propria strada.
Il Tirocinio e l’Esame di Stato
Una volta finiti gli studi, arriva il tirocinio: 750 ore da dedicare alla pratica sul campo. È qui che si mette in gioco tutto quello che si è imparato.
E si scopre cosa significa davvero fare lo psicologo. Dopo, c’è l’Esame di Stato. Serve per ottenere l’abilitazione e iscriversi all’Ordine degli Psicologi. Ogni step è una parte fondamentale di questo viaggio.
Il tirocinio, infatti, non è solo un obbligo formale, ma rappresenta il momento in cui teoria e pratica si incontrano. Si possono scegliere contesti diversi per svolgerlo, ad esempio ospedali, centri di salute mentale, scuole o istituti privati.
Questo permette di fare esperienza sul campo, osservando le dinamiche reali del lavoro psicologico. Durante queste ore, si apprende non solo a interagire con i pazienti, ma anche a lavorare in team con altri professionisti.
Inoltre, questa fase pratica consente di scoprire quale ambito si sente più vicino e su cui ci si vuole concentrare una volta abilitati.
L’Esame di Stato, che segue il tirocinio, è un altro passaggio fondamentale. Non si tratta solo di un test per valutare le competenze teoriche, ma di una vera e propria prova per verificare che il futuro psicologo sia pronto a lavorare con responsabilità e serietà.
Superato l’esame, si ottiene l’abilitazione, il passo decisivo per essere psicologi a tutti gli effetti.
Università Telematiche: Perfette per Adulti che Studiano
Per chi ha una famiglia o altri impegni, le università online sono una scelta comoda. Offrono la possibilità di studiare senza dover fare spostamenti e con un’organizzazione più flessibile.
Tra le varie opzioni disponibili, come Pegaso, eCampus e altre, c’è una buona possibilità di scelta.
Con una buona organizzazione e grazie al supporto delle piattaforme digitali, riuscire a gestire tutto diventa più facile, anche per chi ha giornate piene.
Le università telematiche offrono la possibilità di frequentare le lezioni a distanza, consultare i materiali quando si è liberi e affrontare gli esami con maggiore flessibilità.
In questo modo, chi ha un lavoro o una famiglia può proseguire gli studi in modo più gestibile.
Le Prospettive di Carriera per Psicologi Over 50
Ambiti Lavorativi: Le Possibilità
Diventare psicologo a 50 anni offre tantissime possibilità e opportunità. Ci sono varie branchie della psicologia tra cui:
- Psicologia Clinica: La scelta ideale per chi ha attitudini come l’ascolto e sa offrire supporto nelle difficoltà.
- Psicologia del Lavoro: Chi ha un passato aziendale può trovare qui il proprio spazio. Le dinamiche di gruppo, il lavoro in team: sono tutte cose che qui contano tanto.
- Psicologia Scolastica: Lavorare con giovani e famiglie, in contesti scolastici, è un interessante sfida per chi vuole lavorare in ambiente educativo.
- Psicologia Sociale: Per persone a cui interessa interfacciarsi con gruppi e comunità. Per lavorare in questo settore bisogna possedere un grande spirito di mediazione. Ma le soddisfazioni non mancano.
L’ambito clinico è tra i più popolari, perché permette di lavorare in contesti diversi, dagli studi privati agli ospedali.
L’aspetto interessante della psicologia del lavoro, invece, è che offre la possibilità di affiancare le aziende e le persone, migliorando le dinamiche interne.
In ambito scolastico, l’impatto sui giovani è significativo: si lavora su aspetti legati alla crescita e al benessere emotivo.
E infine, la psicologia sociale permette di lavorare su larga scala, collaborando con associazioni e comunità per migliorare il benessere collettivo.
Costruire una Rete nel Settore
Per chi si avvicina alla professione, costruire una rete di contatti è essenziale. I corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) sono un ottimo modo per fare nuove conoscenze e restare aggiornati.
Anche i social media, come LinkedIn, possono essere utili per entrare in contatto con altri professionisti del settore.
Collaborare con nutrizionisti, coach o esperti di benessere, inoltre, può aprire a diverse possibilità.
E il passaparola?
Spesso è più efficace di quanto si pensi.
Creare una rete di contatti?
Essenziale, soprattutto per chi vuole farsi conoscere e scoprire nuove possibilità. Dai corsi agli eventi, fino alle conferenze, ogni occasione è buona per incontrare persone, condividere idee, magari anche ispirarsi.
Collaborare con altri professionisti – nutrizionisti, coach e figure simili – apre nuove porte. Avere poi una presenza online e sviluppare una strategia con un consulente specializzato in marketing per psicologi, aiuta a raggiungere più persone e mostrare il proprio lavoro.
Conclusioni: Cogliere l’Opportunità
Diventare psicologo a 50 anni è sicuramente una sfida, ma rappresenta anche un’occasione unica per arricchire la propria vita e supportare gli altri.
Chi ha un bagaglio di esperienze ha molto da offrire.
Quindi, se senti che questa è la tua strada, perché non provarci?