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Vuoi scoprire come diventare psicologo scolastico in Italia?
Ecco, questo articolo ti svelerò quali sono i requisiti essenziali, il percorso formativo, le competenze richieste e le opportunità di lavoro in un settore in crescita.
La salute mentale sembra aver avuto una forte attenzione, specialmente nell’ultimo decennio. In particolare si parla di benessere mentale, ma non solo, anche di capacità di chiedere aiuto laddove ci si renda conto di avere una problematica che intacchi la vita quotidiana di ognuno e purtroppo, i ragazzi in età scolastica non sono esenti.
All’interno delle scuole italiane sta prendendo sempre più piede la figura professionale dello psicologo scolastico, un professionista del settore che abbraccia diverse questioni prettamente sociali e legate al benessere scolastico e non solo dei vari studenti.
Questo fornisce un aiuto concreto al livello globale e individuale, risulta essere un supporto psicologico fondamentale nella crescita comunitaria e nel rapporto tra genitori/scuola/alunni.
Specialmente negli ultimi anni stiamo vivendo una profonda trasformazione in ambito scolastico, non solo per quanto riguarda la formazione data agli studenti, ma anche a un’evoluzione nei rapporti tra insegnanti, alunni e i legami di questi ultimi.
Ecco perché lo psicologo scolastico può subentrare come aiuto forte e soprattutto fondamentale. Scopriamo i requisiti per diventarlo, cosa fa e in quali occasione sia richiesto.
Che cos’è uno psicologo scolastico?
La professione dello psicologo scolastico ha diverse sfaccettature e tutte vanno in qualche modo analizzate nel contesto di appartenenza e soprattutto legato all’ambiente di riferimento.
Possiamo affermare che sia una figura professionale e professionista in grado di comprendere i linguaggi verbali e non verbali dei ragazzi, fornendo loro tutti quegli strumenti necessari affinché eventuali problematiche siano affrontate nel miglior modo possibile.
In questo caso fornisce un supporto psicologico scolastico a 360°, di conseguenza affronta temi a tu per tu con gli alunni al livello emozionale, sociale, sessuale e di appartenenza al gruppo.
Importantissimo quello sulla salute mentale, in cui lo psicologo scolastico deve necessariamente fornire aiuti in grado non solo di far ‘capire’ l’alunno al resto della classe e/o della scuola, ma dare al gruppo quegli strumenti utili al fine di creare un ambiente coeso, basato sull’integrazione e sulla collaborazione.
Requisiti per diventare psicologo scolastico in Italia
Per diventare psicologo scolastico bisogna innanzitutto possedere una forte passione circa le dinamiche legate agli ambienti scolastici di tutte le età e gradi, inoltre sviluppare quel giusto grado di empatia che faccia sentire l’utente da seguire compreso, tuttavia senza lasciarsi trasportare dalle dinamiche poste in atto al rapporto medico/paziente.
Ovviamente bisogna possedere titoli appositi e che possano far accedere ad eventuali bandi, concorsi o offerte di lavoro sul settore privato.
Di quali parliamo?
Percorso formativo necessario
Come anticipato, per diventare psicologo scolastico non basta esclusivamente quell’attitude caratteriale, ma bisogna possedere dei titoli specifici.
Sembra scontato chiarirlo, ma potrebbe non esserlo ad alcuni, che vi sia prima di tutto l’obbligo di aver conseguito una Laurea triennale in psicologia. In questa prima fase risulta fondamentale sfruttare i tirocini messi a disposizione dai vari atenei, specialmente legati al mondo scolastico.
Durante la laurea triennale si ci preparerà approfonditamente su materie quali psicologia generale, neuropsicologia, psicologia dello sviluppo e così via.
Il secondo step prevede una magistrale in psicologia che permetta allo psicologo di specializzarsi in un ramo apposito della materia, focalizzandosi quindi su quelle che siano le tematiche a sé più congeniali.
Tra i percorsi predisposti alla figura professionale dello psicologo scolastico troviamo psicologia clinica o psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Superata anche questa fase si potrà scegliere di conseguire un Master di II livello specializzato nello specifico sul settore, quindi in psicologia scolastica.
Qui verranno affrontate al dettaglio tutte le problematiche del mondo scolastico, il ruolo dello psicologo scolastico, come affrontare tutte quelle situazioni di difficoltà e le sfide che la mansione stessa propone come formazione intrinseca di significato. Dopo aver effettuato tutti i vari step si dovrà conseguire un esame di stato per la registrazione all’albo degli psicologi. Cos’è nello specifico?
Registrazione all’Albo degli psicologi
Dopo aver affrontato i vari step necessari per poter diventare psicologo scolastico, bisogna necessariamente affrontare l’esame di stato che successivamente possa permettere la registrazione all’Albo degli psicologi.
Di cosa parliamo?
Di un Registro Pubblico istituito nel 1989 secondo la legge N.56 che permette di poter esercitare la professione dello psicologo dopo il conseguimento dell’esame di Stato finale. Senza questo non è possibile esercitare la professione in alcun ambito psicologico.
Competenze dello psicologo scolastico
Oltre ai vari titoli formativi obbligatori, il futuro psicologo scolastico dovrà possedere delle competenze specifiche, anche perché bisogna considerare l’ambito delicato in cui si voglia esercitare.
Fermezza d’animo e di spirito prima di tutto, ma anche e soprattutto ascolto empatico, capacità di relazionarsi con età di sviluppo particolari che variano dagli 8 sino ai 18 anni, spiccate capacità di Problem solving ed eventuale predisposizione al lavoro in equipe.
Dovrà fornire gli strumenti necessari all’utente affinché comprenda la problematica, potendola poi affrontare in quello scenario di gruppo che solitamente gli studenti in età scolare vivono quotidianamente.
Le capacità relazionali dello psicologo scolastico poi, devono necessariamente essere elastiche e adattabili ai vari contesti di ‘cura’, durando in tutto il periodo in cui si segua l’utente o gli utenti nel caso di sedute di gruppo.
Quali sono le principali responsabilità dello psicologo scolastico?
Tra le principali responsabilità dello psicologo scolastico troviamo prima di tutto quella legata al rapporto con la famiglia e con i docenti.
Alla base di una buona utenza ci deve essere una profonda comunicazione, evitando nel modo più assoluto che si instauri in maniera unilaterale.
Piuttosto deve essere in grado di creare collaborazioni educative mirate con e per la scuola, fornendo un supporto costante agli studenti e alla famiglia.
Grazie alla ‘terapia’ studiata, lo psicologo scolastico sarà in grado di promuovere quel benessere psicologico necessario e vitale affinché gli studenti possano comprendere appieno cosa significhi coesione, collaborazione e senso di inclusione, creando quindi rapporti sani e genuini.
Come iniziare la carriera da psicologo scolastico?
Dopo aver chiarito tutto l’iter formativo da seguire, le competenze personali e professionali legate alla mansione, scendiamo sul pratico.
Come iniziare una carriera in questo specifico percorso?
Affidandoti a un consulente per una strategia di marketing mirata sui migliori canali social fruibili al momento è il primo passo iniziale per farsi conoscere e fornire già i primi strumenti necessari che possano farci conoscere nel campo.
Un esempio pratico può essere il cosiddetto carosello, una serie di immagini postate sui social più famosi che possano racchiudere in pillole eventuali consigli pratici, legati al singolo e la gruppo.
Inoltre per poter successivamente iniziare ad esercitare, può tornare utile costruire un curriculum ad hoc, accattivante e pratico.
Preparare un curriculum competitivo
Preparare un curriculum competitivo in questo campo è fortemente consigliato.
Nella maggior parte dei casi sono già le prime parole e le prime frasi ad attirare o meno l’attenzione, ecco perché potremo ovviamente riportare tutte le nostre qualifiche professionali, ma allo stesso tempo focalizzarci sulle nostre competenze legate al pratico.
Un esempio interessante potrebbe essere quello di costruire un curriculum formazione/azione, in cui da una parte andremo a specificare il percorso formativo e dall’altro cosa abbiamo potuto mettere in pratica grazie a questo.
Infine ricordiamoci sempre che umiltà e passione per ciò che si vuol fare premiano sempre.
Opportunità di lavoro nel settore pubblico e privato
Le opportunità di lavoro come psicologo scolastico al momento non sono poche, considerando che questo sia un ruolo ‘relativamente nuovo’.
Sul settore pubblico è possibile fare domanda ai diversi bandi regionali o locali, ricordandoci di dover essere regolarmente registrati all’Albo dei psicologi e aver sostenuto l’esame di stato.
Sul settore privato invece possiamo rivolgersi alle scuole paritarie o private di settore, proponendo quel curriculum accattivante di cui parlavamo poc’anzi.
Analizzare di conseguenza i contratti lavorativi proposti sarà indispensabile per esercitare in modo sicuro e soddisfacente.
Per quanto riguarda invece l’aspetto economico?
Quanto guadagna uno psicologo scolastico in Italia?
La figura dello psicologo è a oggi ancora fortemente chiacchierata soprattutto per quanto riguarda la retribuzione. Una seduta privata da uno psicologo clinico e specializzato che possa esercitare regolarmente può variare dai 60 sino ai 120 euro a seduta.
Nel settore statale e privato invece, le retribuzioni vengono maggiormente considerate al pari di un operatore scolastico di diverso settore.
Possiamo dire, secondo alcune stime, che uno stipendio mensile come psicologo scolastico statale si aggiri intorno ai 1500 euro, con un guadagno annuo netto di circa 18.000 euro.
A questi ovviamente potrebbero essere riconosciuti eventuali bonus, benefit anche in base all’inquadramento contrattuale.
Sfide e opportunità della professione
Ad oggi, la figura dello psicologo scolastico è ancora poco riconosciuta e valorizzata. La principale sfida per ogni professionista consiste innanzitutto nel riuscire a rendere gli studenti capaci di affrontare sia le problematiche quotidiane personali sia quelle legate alla dinamica di gruppo.
È fondamentale che lo psicologo scolastico sviluppi una comprensione profonda dei linguaggi verbali e non verbali degli studenti, evitando di ostacolare il dialogo, che rappresenta il cardine di un buon rapporto tra studente e psicologo.
Conclusioni
Riassumendo, per concludere, quanto appena detto, ricordiamoci che, per diventare psicologo scolastico bisogna:
- Possedere una laurea triennale, una magistrale e un master in psicologia scolastica;
- Aver sostenuto l’esame finale di Stato ed essere iscritto all’albo degli Psicologi;
- Possedere spiccate caratteristiche personali empatiche, facendo forza e leva sulle capacità di dialogo, di supporto e di comprensione, escludendo qualsiasi giudizio prettamente personale.