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Come diventare psicologo infantile è una delle domande più frequenti tra studenti di psicologia e professionisti che desiderano specializzarsi nel supporto a bambini, adolescenti e famiglie. Questo percorso richiede una formazione solida, l’abilitazione professionale e, sempre più spesso, anche competenze comunicative e digitali per farsi conoscere nel proprio territorio.
Molti aspiranti psicologi infantili pensano che basti una buona preparazione clinica per avviare uno studio. In realtà, una volta ottenuta l’abilitazione, la sfida vera inizia: trovare i primi pazienti, posizionarsi nel mercato e costruire fiducia con i genitori.
In questa guida trovi tutti gli step necessari: dal percorso accademico alla specializzazione, fino all’apertura di uno studio privato. E, nella parte finale, approfondiamo anche come uno psicologo infantile può utilizzare il marketing etico per farsi trovare online.
Se hai già uno studio o stai per avviarlo, puoi ricevere supporto professionale su questo aspetto attraverso SeoLogico, il servizio specializzato in consulenza marketing per psicologi e professionisti della salute.
Chi è lo Psicologo Infantile e Cosa Fa

Lo psicologo infantile è uno specialista in psicologia dell’età evolutiva, che si occupa di osservare, valutare e intervenire sullo sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale di bambini e adolescenti, supportando anche i genitori nei momenti di difficoltà educativa.
Questa figura professionale lavora con:
- bambini in età prescolare e scolare,
- ragazzi in fase adolescenziale,
- famiglie che affrontano crisi relazionali, separazioni, lutti o disagi comportamentali.
Può intervenire su:
- disturbi dell’apprendimento (DSA, dislessia, disgrafia),
- problematiche emotive (ansia, aggressività, regressioni),
- difficoltà relazionali e scolastiche.
Il suo obiettivo non è solo la diagnosi, ma anche la prevenzione e la promozione del benessere psicologico nei contesti evolutivi.
Lavora in equipe multidisciplinari con neuropsichiatri infantili, logopedisti, educatori o all’interno di scuole, centri clinici e studi privati.
Quale Percorso di Studi Serve per Diventare Psicologo Infantile
Diventare psicologo infantile richiede un percorso formativo articolato, regolato dalla normativa italiana e supervisionato dagli Ordini regionali degli psicologi. Il percorso si compone di tre fasi principali: laurea, abilitazione e specializzazione.
🎓 Laurea Triennale e Magistrale in Psicologia
Il primo passo è conseguire una laurea triennale in Psicologia (classe L-24), seguita da una laurea magistrale coerente con l’ambito dello sviluppo, come:
- Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
- Psicologia clinica dell’età evolutiva
- Psicologia dinamica e clinica dell’infanzia
È importante scegliere un corso che offra esami specifici su età evolutiva, relazioni familiari e psicopatologia infantile.
🧾 Esame di Stato e Iscrizione all’Albo A
Dopo la laurea magistrale è necessario superare l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di psicologo. Superato l’esame, ci si iscrive all’Albo A dell’Ordine degli Psicologi (sezione che consente l’esercizio della libera professione).
Dal 2023, l’esame prevede un’unica prova abilitante, accessibile al termine del tirocinio professionalizzante (ora integrato nella laurea magistrale).
📚 Specializzazione in Psicoterapia dell’Età Evolutiva
Per esercitare come psicoterapeuta infantile è obbligatorio frequentare una scuola di specializzazione quadriennale riconosciuta dal MIUM (prima conoscituo come MIUR).
Tra le più richieste:
- Psicoterapia cognitivo-comportamentale dell’età evolutiva
- Psicoterapia psicodinamica per bambini e adolescenti
- Terapie sistemico-relazionali familiari
Durante questi anni è previsto un intenso tirocinio clinico presso centri autorizzati e una formazione continua obbligatoria (ECM).
Dove Può Lavorare uno Psicologo Infantile?

Uno psicologo infantile può operare in contesti clinici, educativi e socio-assistenziali, sia come dipendente che come libero professionista. La sua presenza è sempre più richiesta in risposta al crescente bisogno di supporto psicologico nei minori e nelle famiglie.
🏥 Strutture pubbliche e servizi sanitari
Nel sistema sanitario nazionale (SSN), lo psicologo infantile può lavorare in:
- ASL e centri di salute mentale infantile (Neuropsichiatria infantile),
- ospedali pediatrici,
- servizi territoriali per minori.
Spesso collabora con neuropsichiatri, logopedisti, educatori e assistenti sociali in équipe multidisciplinari.
🏫 Scuole e istituti educativi
Sempre più scuole pubbliche e paritarie attivano sportelli psicologici o progetti di prevenzione.
In questi contesti, lo psicologo:
- offre supporto emotivo e orientamento,
- collabora con docenti e famiglie,
- partecipa a progetti di promozione del benessere e contrasto al bullismo.
🧑⚕️ Studio privato o centri multidisciplinari
Molti psicologi infantili scelgono la libera professione, lavorando:
- in studi personali,
- in centri clinici associati con logopedisti e terapisti occupazionali,
- online con videoconsulenze specializzate.
In questi casi è fondamentale curare posizionamento, visibilità e reputazione digitale, aspetti che approfondiremo nella sezione dedicata al marketing.
Come Aprire uno Studio Privato come Psicologo Infantile
Aprire uno studio privato è una scelta sempre più diffusa tra psicologi infantili. Permette autonomia, flessibilità e la possibilità di costruire un’identità professionale solida. Ma richiede anche attenzione agli aspetti fiscali, logistici e strategici.
🧾 Requisiti Legali, Partita IVA e Codice ATECO
Per esercitare come libero professionista servono:
- Iscrizione all’Albo A dell’Ordine degli Psicologi
- Partita IVA (regime forfettario consigliato all’inizio)
- Codice ATECO 86.90.30 (Attività svolta da psicologi)
- Comunicazione apertura studio all’Ordine
- Polizza RC professionale
Il professionista è esente da IVA (art. 10 DPR 633/72) se la prestazione è sanitaria, ma deve rilasciare regolare fattura, anche elettronica, e comunicare i dati al sistema Tessera Sanitaria per la detrazione.
💰 Spese Iniziali e Attrezzature Necessarie
I costi per l’apertura possono variare, ma in media includono:
Voce | Costo stimato (€) |
---|---|
Allestimento studio base | 1.000 – 3.000 |
Sito web professionale | 600 – 1.500 |
Software gestionale | 15 – 30/mese |
Consulenza fiscale | 300 – 600/anno |
Marketing di avviamento | 500 – 1.500 |
🛠️ Strumenti digitali consigliati
- Software per la gestione appuntamenti (es. MioDottore, Calendly)
- Piattaforme per video-sedute (es. Zoom, Doxy.me)
- CRM per il follow-up (es. MailerLite, Notion)
- Google Business Profile per la visibilità locale
L’apertura dello studio non è solo una questione logistica, ma anche una sfida di posizionamento e comunicazione, soprattutto con un target delicato come le famiglie.
🧠 Come Uno Psicologo Infantile Può Farsi Conoscere Online

Una volta avviato lo studio, molti psicologi infantili si accorgono che avere competenze cliniche non basta per essere trovati dai genitori. Serve costruire una presenza online chiara, empatica e localizzata. Il marketing, in questo contesto, non è vendita aggressiva: è un modo per farsi trovare da chi ha bisogno.
📍 Perché la visibilità digitale è fondamentale
I genitori che cercano supporto per i propri figli si affidano a Google, recensioni, social e siti professionali. Vogliono trovare:
- uno psicologo vicino,
- specializzato in bambini o adolescenti,
- che ispiri fiducia già dalla prima lettura del sito.
Un profilo senza visibilità online resta invisibile, anche se competente.
🧰 Strategie di marketing per psicologi infantili
Per emergere in modo etico e professionale puoi usare:
- SEO Locale: posizionamento su “psicologo infantile + città”
- Google Business Profile: recensioni, orari, foto dello studio
- Contenuti tematici: articoli su ansia, ADHD, gestione emotiva, separazione dei genitori
- Video e post educativi: brevi pillole su social o YouTube
- Landing page dedicate: una per ogni servizio offerto (es. supporto genitoriale, disturbi scolastici, terapia adolescenti)
📝 Come creare contenuti che rispondono ai dubbi dei genitori
Usa un linguaggio chiaro, rassicurante e concreto. Non servono paroloni o riferimenti accademici: servono risposte a domande reali, come:
- “Come capire se mio figlio ha bisogno di uno psicologo?”
- “A che età iniziare la psicoterapia?”
- “Come parlare con mio figlio dopo una separazione?”
Queste domande devono essere il cuore del tuo blog, dei tuoi post e delle tue pagine web.
🔗 Servizio consigliato: Consulente di Marketing per Psicologi
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Domande Frequenti su Come Diventare Psicologo Infantile
❓Serve la specializzazione per esercitare come psicologo infantile?
No, ma per fare psicoterapia con minori è obbligatoria una scuola di specializzazione riconosciuta dal MIUR. Per attività di consulenza e valutazione, la laurea magistrale con abilitazione è sufficiente.
❓Quanto dura il percorso per diventare psicologo infantile?
In media 5 anni di università (triennale + magistrale) più 1 anno tra tirocinio ed esame di Stato. Se si sceglie anche la specializzazione, il percorso dura 9 anni complessivi.
❓Qual è la differenza tra psicologo infantile e psicoterapeuta infantile?
Lo psicologo infantile può fare valutazioni e consulenze; lo psicoterapeuta infantile può trattare clinicamente disturbi psicologici. Quest’ultimo ha completato una scuola di specializzazione post-laurea.
❓Quanto guadagna in media uno psicologo infantile?
La media nazionale oscilla tra 1.200€ e 2.500€/mese in libera professione. Il guadagno dipende da zona, visibilità, tipo di utenza e presenza online.
❓Come si trovano i primi pazienti?
Attraverso il passaparola iniziale, la presenza su Google Maps, un sito ben strutturato e contenuti orientati ai genitori. Anche le collaborazioni con pediatri e scuole aiutano.
❓Posso aprire lo studio appena iscritto all’Albo?
Sì. Dopo l’abilitazione e l’apertura della Partita IVA, puoi iniziare subito l’attività professionale. È consigliato avere copertura assicurativa e un consulente fiscale esperto in sanità.